Gesu' Confido In Te

Gesu' Confido In Te

domenica 30 maggio 2010


Siamo quisotto la stessa luce

sotto la sua croce

cantando ad una voce.

E’ l’EmmanuelEmmanuel, Emmanuel.E’ l’Emmanuel, Emmanuel.

mercoledì 19 maggio 2010

  • Gesu' oggi ti voglio pregare per i peccatori, in particolare per tutte quelle anime che non Ti conoscono! attirale a Te e inondale della Tua Infinita Misericordia, affinchè possano conoscere il Tuo Amore... e la loro Gioia sia Piena. Amen

martedì 11 maggio 2010

AI SUOI AMICI IL SIGNORE DA’ IL PANE NEL SONNO
Eccoci, Signore, davanti a te. Col fiato grosso, dopo aver tanto camminato. Ma se ci sentiamo sfiniti ,non è perché abbiamo percorso un lungo tragitto, o abbiamo coperto chi sa quali interminabili rettilinei. È perché, purtroppo, molti passi, li abbiamo consumati sulle viottole nostre, e non sulle tue: seguendo i tracciati involuti della nostra caparbietà faccendiera, e non le indicazioni della tua Parola; confidando sulla riuscita delle nostre estenuanti manovre, e non sui moduli semplici dell’abbandono fiducioso in te. Forse mai, come in questo crepuscolo dell’anno, sentiamo nostre le parole di Pietro: “Abbiamo faticato tutta la notte, e non abbiamo preso nulla”.
Ad ogni modo, vogliamo ringraziarti ugualmente. Perché, facendoci contemplare la povertà del raccolto, ci aiuti a capire che senza di te non possiamo far nulla. Ci agitiamo soltanto.Grazie, perché obbligandoci a prendere atto Dei nostri bilanci deficitarii, ci fai comprendere che, se non sei tu che costruisci la casa, invano vi faticano i costruttori. E che, se tu non custodisci la città, invano veglia il custode. E che alzarsi di buon mattino, come facciamo noi, o andare tardi a riposare per assolvere ai mille impegni giornalieri, o mangiare pane di sudore, come ci succede ormai spesso, non è un investimento redditizio se ci manchi tu. Il Salmo 127, avvertendoci che, il pane, tu ai tuoi amici lo dai nel sonno, ci rivela la più incredibile legge economica, che lega il minimo sforzo al massimo rendimento. Ma bisogna esserti amici. Bisogna godere della tua comunione. Bisogna vivere una vita interiore profonda. Se no, il nostro è solo un tragico sussulto di smanie operative, forse anche intelligenti, ma assolutamente sterili sul piano spirituale.Grazie, Signore, perché, se ci fai sperimentare la povertà della mietitura e ci fai vivere con dolore il tempo delle vacche magre, tu dimostri di volerci veramente bene, poiché ci distogli dalle nostre presunzioni corrose dal tarlo dell’efficientismo, raffreni i nostri desideri di onnipotenza, e non ci esponi al ridicolo di fronte alla storia: anzi, di fronte alla cronaca.Ma ci sono altri motivi, Signore, che, al termine dell’anno, esigono il nostro rendimento di grazie. Grazie, perché ci conservi nel tuo amore. Perché ancora non ti è venuto il voltastomaco per i nostri peccati. Perché continui ad aver fiducia in noi, pur vedendo che tantissime altre persone ti darebbero forse ben diverse soddisfazioni. Grazie, perché non solo ci sopporti, ma ci dai ad intendere che non sai fare a meno di noi. Perché ci infondi il coraggio di celebrare i santi misteri, anche quando la coscienza della nostra miseria ci fa sentire delle nullità e ci fa sprofondare nella vergogna. Grazie, perché ci sai mettere sulla bocca le parole giuste, anche quando il nostro cuore è lontano da te. Perché adoperi infinite tenerezze, preservandoci da impietosi rossori, e non facendoci mancare il rispetto dei fedeli, la comprensione dei collaboratori, la fiducia dei poveri. Grazie, perché continui a custodirci gelosamente, anzi, a nasconderci , come fa la madre con i figli più discoli. Perché sei un amico veramente unico, e ti sei lasciato così sedurre dall’amore che ci porti, che non ti regge l’animo di smascherarci dinanzi alla gente, e non fai venir meno agli occhi degli uomini i motivi per i quali, nonostante tutto, continuiamo a essere reverendi . Grazie, Signore, perché non finisci di scommettere su di noi. Perché non ci avvilisci per le nostre inettitudini. Perché, al tuo sguardo, non c’è bancarotta che tenga. Perché, a dispetto delle letture deficitarie delle nostre contabilità, non ci fai disperare. Anzi, ci metti nell’anima un così vivo desiderio di ricupero, che già vediamo il nuovo anno come spazio della Speranza e tempo propizio per sanare i nostri dissesti. Spogliaci, Signore, d’ogni ombra di arroganza. Rivestici dei panni della misericordia e della dolcezza Donaci un futuro gravido di grazia e di luce E di incontenibile amore per la vita. Aiutaci a spendere per te Tutto quello che abbiamo e che siamo. E la Vergine tua madre ci intenerisca il cuore. Fino alle lacrime. (Don Tonino Bello)
DAMMI, SIGNORE, UN ALA DI RISERVA
Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita.
Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un'ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte nei momenti di confidenza oso pensare, Signore, che anche Tu abbia un'ala soltanto, l'altra la tieni nascosta... forse per farmi capire che Tu non vuoi volare senza me.
Per questo mi hai dato la vita, perché io fossi tuo compagno di volo.
Insegnami allora a librarmi con Te perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla: vivere è abbandonarsi come un gabbiano all'ebbrezza del vento; vivere è assaporare l'avventura della libertà, vivere è stendere l'ala, l'unica ala con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te.
Ma non basta saper volare con Te, Signore: Tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello, e aiutarlo a volare. Ti chiedo perdono, perciò, per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi: non farmi più passare indifferente davanti al fratello che è rimasto con l'ala, l'unica ala, inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te: soprattutto per questo fratello sfortunato dammi, o Signore, un'ala di riserva. (Don Tonino Bello)

lunedì 10 maggio 2010



Oh Signore, fa di me un istrumento della tua Pace:
Dove è odio, fa ch'io porti l'Amore.
Dove è offesa, ch'io porti il Perdono.
Dove è discordia, ch'io porti l'Unione.
Dove è dubbio, ch'io porti la Fede.
Dove è errore, ch'io porti la Verità.
Dove è disperazione, ch'io porti la Speranza.
Dove è tristezza, ch'io porti la Gioia.
Dove sono le tenebre, ch'io porti la Luce.

Oh! Maestro, fa ch'io non cerchi tanto:
Ad essere consolato, quanto a consolare.
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare.

Poichè:
Si è: Dando che si riceve:
Perdonando che siè perdonati;
Morendo che si risuscita a Vita Eterna
(S. Francesco)

sabato 8 maggio 2010

NON SONO CAPACE
Credo, Signore, che sarei capace di compiere una volta,qualche atto straordinario. Un'azione che impegnerebbe tutto me stesso, se fossi sconvolto da una sventura, colpito da un'ingiustizia, se uno dei mie cari fosse in pericolo...Ma ciò che mi umilia e spesso mi scoraggia, e che non sono capace di donare la mia vita pezzo a pezzo, giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto, donare, sempre donare... e darmi!
Figliolo, io non ti chiedo di riuscire sempre, ma di provarci sempre.E soprattutto ascoltami, ti chiedo di accettare i tuoi limiti, di riconoscere la tua povertà e di farmene dono, perché donare la propria vita non vuol dire donare soltanto le proprie ricchezze, ma anche la propria povertà, i propri peccati.Fa' questo, figliolo, e con i pezzi di vita sciupata,da te sottratti a tutti coloro che aspettano,colmerò i vuoti, dandoti in cambio la durata,perché nelle mie mani la tua povertà offerta,diventerà ricchezza per l'eternità. (Micheal Quoist)
"L'amore non è già fatto. Si fa. Non è un vestito già confezionato, ma stoffa da tagliare, preparare e cucire. Non è un appartamento "chiavi in mano", ma una casa da concepire, costruire, conservare e, spesso, riparare." (Michel Quoist)
Il tempo è uno stupendo regaloIl tempo è uno stupendo regalo che Dio ci fa. Egli ne domanderà il conto esatto. Ma non temere, Dio non è un cattivo padrone. Non ci dà nessun lavoro senza offrirci i mezzi per compierlo. Si ha sempre il tempo di fare ciò che Dio ci dà da fare.Quando ti manca il tempo per eseguire tutto, fermati qualche istante e prega. Poi stabilisci l'impiego della tua giornata sotto lo sguardo di Dio. Tralascia ciò che lealmente sai di non poter portare a termine, anche se gli uomini vi insistono e non comprendono, perché Dio non te lo dà da fare. Tu non hai, quindi, mai troppo lavoro da compiere.Quando hai scoperto ciò che Dio desidera vederti fare, allora lascia tutto e dedicati interamente a questo compito, Dio ti aspetta là, in quel momento, in quel posto e in nessun altro luogo

venerdì 7 maggio 2010

GESU' IL BUON PASTORE


IO SONO IL BUON PASTORE. CONOSCO LE MIE PECORE E LE MIE PECORE ASCOLTANO LA MIA VOCE!

mercoledì 5 maggio 2010

Sono uscito, o Signore fuori la gente usciva.
Andavano,venivano,camminavano,correvano.
Correvano le bici,correvano le macchine,correvano i camion,correva la strada,correva la città,correvano tutti.
Correvano per non perdere tempo,correvano dietro al tempo,per riprendere il tempo,per guadagnare tempo.
Arrivederci, signore, scusi, non ho il tempo,ripasserò, non posso attendere, non ho il tempo.
Termino questa lettera, perché, non ho il tempo.
Avrei voluto aiutarla, ma non ho il tempo.
Non posso accettare, per mancanza di tempo.Non posso riflettere, leggere, sono sovraccarico, non ho il tempo.
Vorrei pregare, ma non ho il tempo.
Tu comprendi, o Signore, non hanno il tempo. Il bambino, gioca, non ha tempo subito… più tardi...Lo scolaro, deve fare i compiti, non ha tempo… più tardi…Il liceista, ha i suoi corsi e tanto lavoro, non ha tempo… più tardi…Il giovane, fa dello sport, non ha tempo… più tardi…Lo sposo novello, ha la casa, deve arredarla, non ha tempo… più tardi…Il padre di famiglia, ha i bambini, non ha tempo… più tardi...I nonni, hanno i nipotini, non hanno tempo… più tardi…Sono malati! Hanno le loro cure, non hanno tempo… più tardi…Sono moribondi, non hanno…Troppo tardi!… non hanno più tempo.
Così gli uomini corrono tutti dietro al tempo, o Signore.
Passano sulla terra correndo,.. frettolosi,.. precipitosi,.. sovraccarichi,.. impetuosi,.. avventati
E non arrivano mai a tutto, manca loro il tempo,nonostante ogni sforzo, manca loro il tempo,anzi manca loro molto tempo.
Signore, Tu hai dovuto fare un errore di calcolo.V’è un errore generale;le ore sono troppo brevi,i giorni sono troppo brevi,le vite sono troppo brevi.
Tu, che sei fuori dal tempo, sorridi, o Signore, nel vedercilottare con esso e Tu sai quello che fai.
E non ti sbagli quando distribuisci il tempo agli uomini,tu doni a ciascuno il tempo di fare quello che Tu vuoi che egli faccia.
Ma non bisogna perdere tempo,sprecare tempo,ammazzare tempo.
Poiché il tempo è un regalo che Tu ci fai,ma regalo deteriorabile, un regalo che non si conserva.
Signore, ho tempo,ho tutto il tempo mio,tutto il tempo che Tu mi dai,gli anni della mia vita,le giornate dei miei anni,le ore delle mie giornate;sono tutti miei.
A me spetta riempirli, serenamente, con calma,ma riempirli tutti, fino all’orlo,per offrirteli, in modo che della loro acqua insipida Tu faccia un vino generoso,come facesti un tempo a Cana per le nozze umane. Non ti chiedo questa sera, o Signore,il tempo di fare questo e poi ancora quello, Ti chiedo la grazia di fare coscienziosamente nel tempo che Tu mi dai quello che Tu vuoi ch’io faccia.

Michel Quoist
QUESTO E' IL MIO COMANDAMENTO
CHE VI AMATE GLI UNI GLI ALTRI COME IO HO AMATO VOI